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Il patrimonio raggiunge i 400 milioni
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio semestrale 2023 della Banca che chiude con un utile netto di 30,8 milioni (+36,66% rispetto al primo semestre 2022).
La dotazione patrimoniale della Banca, in termini di fondi propri, cresce fino a 399 milioni di euro (+7,53%), contribuendo a mantenere gli indici di solidità patrimoniale ben al di sopra dei requisiti previsti dalle normative vigenti: CET1 17,83% e TCR 18,81%.
A fronte di un lieve calo della raccolta diretta che si attesta a 3,64 miliardi di euro (-4,1%) si assiste ad una crescita spiccata della raccolta indiretta che raggiunge i 2,39 miliardi di euro (+12,4%). L’aumento dei consumi e l’inflazione spingono infatti le famiglie a ridurre i risparmi e al contempo la buona resa di alcuni strumenti finanziari – come BTP e certificati di deposito – invita i risparmiatori a investire nel settore amministrato.
Gli impeghi vivi si mantengono stabili a quota 2,58 miliardi di euro (-0,1%) nonostante il mercato evidenzi una flessione fisiologica in ragione del rialzo dei tassi.
Il margine di interesse supera la soglia di 60 milioni di euro (+39,86%); mentre il margine di intermediazione cresce fino a 79 milioni di euro (+31,58%). Risultano in crescita più contenuta le commissioni nette che si attestano a 19 milioni di euro (+11,69%).
Le aumentate dimensioni aziendali hanno comportato anche una sensibile crescita dei costi operativi che raggiungono i 40,5 milioni di euro (+19,75%). Questi dati comprendono anche gli effetti derivanti dall’ultima operazione di fusione con BCC Bergamo e Valli che, nel giugno 2022, pesavano per un solo mese sui risultati semestrali.